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Museo
Civico - Palazzo Forte
Domenica 1 febbraio - ore 19,00
Giuseppe Nova e Vernizzi Jazz Trio
Giuseppe Nova, flauto
Rino Vernizzi, fagotto e pianoforte
Elio Tatti, contrabbasso
Giampaolo Ascolese, batteria e percussionie |
Dal 1975, anno in cui apparve la prima
Suite, la musica di Claude Bolling si è affermata in maniera
dirompente sulle scene internazionali: la sua magia,
giustapposizione di classico e jazz antesignana del crossover,
alternando atmosfere barocche e fantasiose improvvisazioni, ha
subito catturato il consenso del pubblico e l’ammirazione di
famosi interpreti, da Jean-Pierre Rampal a Stephane Grappelli a
Maurice André. J. S. Bach è l’ispiratore di tre brani
rielaborati da Vernizzi in travolgente chiave jazz, che mettono
a prova il virtuosismo dei musicisti e ci danno uno spaccato
della ricchezza e della plasmabilità in chiave contemporanea,
della musica bachiana. Completano il programma brani di due
mostri sacri del jazz come T. Monk e B. Goodman, ed un quartetto
dello stesso Vernizzi, composto e dedicato a questa formazione.
Giuseppe Nova ci conferma le sue doti di solista ad agio tra i
diversi generi e Rino Vernizzi, figura di primissimo piano del
panorama classico internazionale, ma con una profonda vocazione
jazzistica, completa idealmente questo filo conduttore,
proponendoci alcuni suoi brani. Al loro fianco due personaggi
storici del jazz italiano, Elio Tatti e Giampaolo Ascolese. |
Claude Bolling (1930)
Suite n.1 per flauto e jazz piano
trio
Baroque and Blue, Sentimentale,
Javanaise, Fugace,
Irlandaise, Versatile, Veloce
J.S.Bach/Vernizzi
Goldberg Jazz
Sarabanda
Solfeggietto
Rino Vernizzi
Relham
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Thelonious Monk (1917-1982)
Trio
Benny Goodman (1909-1986)
Slipper Disc
Rino Vernizzi
Raid
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Giuseppe Nova Il Washington Post ha definito
“affascinante” la sua esecuzione nella capitale
statunitense, altre critiche attestano “interpretazione
illuminata... una straordinaria linea musicale” il
Giornale, “l’arte musicale nella sua perfezione” il Nice
Matin FR, “un dialogo condotto con genialità” il
Nürtinger Zeitung DE, “... semplicemente divino” Concert
Reviews UK, “… raffinata musicalità” The Sunday Times,
Malta, “... un’eleganza senza paragone e la naturalezza
dell’esecuzione è quella che solo i grandi hanno”
Messaggero Veneto. Considerato uno dei più
rappresentativi flautisti italiani della sua
generazione, dopo Diplomi in Italia e Francia
(Conservatorio Superiore di Lione) alla celebre Scuola
di Maxence Larrieu, ha esordito nel 1982 come solista
con l’Orchestra Sinfonica della RAI. Di qui l’inizio di
una brillante carriera che lo ha portato a tenere
concerti e master Class in Europa, Stati Uniti,
Giappone, Cina, esibendosi in celebri sale e festival,
dalla Suntory Hall di Tokyo al Parco della Musica di
Roma, dal Conservatorio di Pechino alla Kyoto University
ad Umbria Jazz. Solista con i Virtuosi di Praga,
Camerata Bohemica, Filarmonica di Torino, Chesapeake
Orchestra, Thailand Philharmonic, ha partecipato a
Festival Internazionali dedicati al Flauto ed è stato
nelle giurie dei Concorsi Internazionali di Flauto in
Francia e in Giappone. Già docente di Conservatorio,
all’Accademia di Pescara, alla Scuola di Saluzzo, alla
Fondazione Arts Academy di Roma ed Assistente al
Conservatorio Superiore di Ginevra, insegna alla
Fondazione Musicale di Aosta ed è Visiting Artist del
St. Mary’s College of Maryland, USA. Diverse le sue
registrazioni su CD (tra gli altri con Maxence Larrieu,
Bruno Canino, Wolfgang Schulz, Arnoldo Foà), dal 2005
incide per Camerata Tokyo. |
Rino Vernizzi Personaggio di spicco nella vita
musicale italiana, è stato primo fagotto nelle più
importanti orchestre nazionali (Orchestra del Teatro
alla Scala di Milano, l’Orchestra Sinfonica RAI di
Torino, l’Orchestra dell’Opera di Genova, Accademia di
santa cecilia a roma). Ha svolto attività solistica con
direttori quali Sinopoli, Giulini, Masur, Marriner, Oren,
Spivakov, Gatti, collaborando anche in formazioni
cameristiche con i musicisti più prestigiosi. Musicista
innovativo, la sua attività è freneticamente tesa ad
esplorare tutto il panorama musicale non solo europeo,
affiancandosi a musicisti di tendenze e di estrazioni
culturali diverse. Invitato nei più importanti festival
e rassegne musicali, ha effettuato tournée in tutto il
mondo. Autodidatta, ha perfezionato i suoi studi di
pianoforte e composizione, dedicandosi a svariate
esperienze musicali (avanguardia e musica elettronica).
Al suo attivo numerose sono le incisioni discografiche.
Sulla scena internazionale è tra i pochi fagottisti che
svolge attività in campo jazzistico: proprio in questo
ambito i suoi ultimi compact Etnoart Jazz Bassoon ,
“Golberg Jazz” Play Bach Paganini, Baby Boom, The
quartet seasons e Storie di tango (omaggio a Borges e
Piazzolla) hanno ottenuto un ampio consenso dalla
critica. Imminente l’uscita dei nuovi lavori “Jazz
Frame” e “Pulses” nei quali presenta le sue
composizioni. |
Elio Tatti Si diploma in contrabbasso al
conservatorio di Frosinone e in musica jazz al
conservatorio di Latina con il massimo dei voti.
Strumentista versatile, svolge da subito un’intensa
attività concertistica nella musica classica
contemporanea e jazzistica ottenendo ampi consensi dalla
critica. Collabora con l’Orchestra da Camera di Santa
Cecilia, con l’Orchestra Roma Sinfonietta, con
l’Accademia Musicale Romana e con i Filarmonici di Roma.
Compositore, arrangiatore, si affianca ai più noti
musicisti: Enrico Rava, Gianluigi Trovasi, Gianni Basso,
Romano Mussolini, i fratelli Ascolese e, stabilmente per
otto anni, con Nicola Arigliano. Partecipa a festival e
rassegne jazzistiche: Umbria Jazz, Pescara Jazz, Vicenza
Jazz, Bussin Jazz, Etna Jazz, Calagonone Jazz, Fano
Jazz. Effettua tournee in tutto il mondo, Stati Uniti,
Canada, Argentina, Inghilterra, esibendosi nei maggiori
teatri tra i quali Carnegie Hall di New Jork, il
Barbican Centre di Londra, il teatro Amazonas di Manaus,
ecc. Partecipa a numerose trasmissioni televisive e
radiofoniche e ha al suo attivo svariate incisioni
discografiche. È stato accolto con successo il suo
ultimo lavoro Tattitattoo 2006 dove presenta nuove e
originali composizioni. |
Giampaolo Ascolese Dopo aver collaborato con i
migliori jazzisti italiani, nel 1980 si è recato a
Boston al “Berklee College of Music”; nel 1990 si è
diplomato in percussioni al Conservatorio “A. Casella”
dell’Aquila, iniziando anche un’attività nell’ambito
della musica classica e contemporanea. Ha partecipato a
numerose trasmissioni televisive e radiofoniche della
RAI e di MEDIASET. Sia in orchestra che come solista ha
inciso circa quaranta tra album e CD, ha partecipato a
più di cento festival del jazz sia nazionali che
internazionali . Ha suonato con i più grandi musicisti
americani, tra cui Chet Baker, Lee Konitz, Barney Kessel,
DonCherry, Lou Bennet, Gary Bartz, Bobby Watson, Roland
Hanna, Christian Escoudè, Jack Walrat, Sal Nistico,
Steve Grossman, Art Farmer, Jhonny Griffin, Ray Briant,
Curtis Fuller, Kay Winding. Collabora con il pianista
Mike Melillo, con il quale ha inciso quattro CD, uno dei
quali con Chet Baker. Ha inoltre inciso con Steve
Grossman e Gary Smoulyan. Ha effettuato tournée in tutto
il mondo. Apprezzato didatta, pubblica due metodi n e
insegna attualmente alla “St. Louis Jazz Academy” di
Roma. |
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