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Classicariano 2008 - HOME

Società Italiana della Musica da Camera Società Italiana
della Musica da Camera

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Programma dei concerti
2 Agosto
• 9 Novembre

 

I Luoghi di
Classicariano

Sabato
2 agosto 2008

Basilica Cattedrale
Orchestra Sinfonica di Stato dell’Azerbaijan

Domenica
3 agosto 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Antonio Soria e I Fiati Italiani

Mercoledì
6 agosto 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Frank Wasser

Domenica
10 agosto 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Omaggio a David Oistrakh

Lunedì
18 agosto 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Note per il Malawi

Mercoledì
27 agosto 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Enrique Batiz

Domenica
14 settembre 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Gernot Winischhofer
Anna Ferrer

Giovedì
2 ottobre 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Sangwook Park
Wonjeong Kim

Domenica
2 novembre 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
I Concerti per due clavicembali ed orchestra di Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Domenica
9 novembre 2008

Museo Civico (Palazzo Forte)
Salieri e Mozart

I musicisti di Classicariano
2005 / 2008

 

 

 

Museo Civico – Palazzo Forte

Domenica 10 agosto - ore 21,00

Omaggio a David Oistrakh

Valery Oistrakh, violino

Marco Schiavo, pianoforte

 

Programma:
Arcangelo Corelli (1653-1713)
Sonata in mi minore
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata n.9 in La maggiore op.47 “Kreutzer”

Adagio sostenuto. Presto
Andante con variazioni
Finale. Presto
Tommaso Vitali (1663-1745)
Ciaccona per violino e pianoforte

(rev. di O.Respighi)
Eugène Ysa˙e (1858-1931)
Variazioni su un tema di Paganini

 

Valery Oistrakh (Russia)

Prosegue la tradizione familiare, giunta con lui alla terza generazione di grandi violinisti.
I suoi concerti lo hanno portato dall’Unione Sovietica all’America, Canada, Australia, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Austria, Giappone e altri paesi.
Si esibisce sia come violino che come viola solista con le più importanti orchestre del mondo.
Valery Oistrakh ha studiato alla famosa Central Music School di Mosca, ma alla sua educazione hanno profondamente contribuito anche gli insegnamenti del nonno, David Oistrakh. Negli anni successivi ha frequentato la Gnessin Academy of Music di Mosca, sua città natale e ha completato poi la sua formazione musicale con il famoso professore Zakhar Bron, allievo del padre di Valery, Igor Oistrakh, al Conservatorio di Mosca.
La sua conoscenza e abilità nel repertorio violinistico, il suo tono estasiante, che spesso ricorda l’indimenticabile David, hanno incontrato un ottimo apprezzamento da parte di critica e pubblico.
Valery Oistrakh è un perfetto musicista da camera. La sua competenza non manca mai di arricchire le performance di famosi ensemble internazionali, ne sono un esempio le sue esecuzioni con eccezionali interpreti come Yehudi Menuhin, Jörg Demus o l’eccellente Amadeus String Quartet.
Nonostante sia estremamente impegnato con i concerti, Valery Oistrakh è professore al Royal Conservatory di Bruxelles e all’International Summer Academy of Belgium. Tiene annualmente seminari in Germania, Austria, Italia, Turchia e Giappone. Inoltre, dal 1999 è Visiting Professor presso il Mozarteum di Salisburgo.
Ha vinto importanti concorsi internazionali e ha lavorato con le più importanti orchestre al mondo, come le orchestre filarmoniche di Berlino, Londra, Mosca e S. Pietroburgo, la National Scottish Orchestra, l’Orchestra di Santa Cecilia di Roma, Gewandhaus Orchestra di Lipsia, la Toronto and Vancouver Symphony Orchestra, e recentemente la Sydney Symphony Orchestra, sotto la direzione di prestigiosi maestri come Kurt Masur, Tibor Varga, Gennady Rozdestvensky, Muhai Tang, Gyorgy Lehel, Saulius Sondetzkis e Vladimir Fedoseev. Valery Oistrakh è mentor e solista dell’Oistrakh Philharmonic Orchestra di Bruxelles.

Valery Oistrakh

 

David Fedorovič Oistrakh (1908 - 1974)

Cento anni fa nasceva David Fedorovic Oistrakh, David Fedorovič Oistrakhuno dei più grandi interpreti e violinisti del ‘900, che ha profondamente influenzato la tecnica dello strumento per la sua maestria, la sua sconcertante naturalezza, il suo inarrivabile virtuosismo. Il suo ampio repertorio spaziava da Bach ai contemporanei Dmitri Shostakovich e Adam Khachaturian, che gli dedicarono loro opere. Suonò con le più importanti orchestre del mondo e con artisti del calibro di Yehudi Menuhin, Mstislav Rostropovich, Sviatoslav Richter: la registrazione del Concerto Triplo di Beethoven, del 1970, con Richter, Rostropovich e von Karajan è forse la perla più luminosa della sua sconfinata discografia. Ebbe un figlio, Igor, anche lui rinomato violinista. Nacque il 30 settembre 1908 nella cosmopolita Odessa sul Mar Nero, a quel tempo parte della Russia zarista (adesso in Ucraina), da modesta famiglia di origine ebrea. All’età di cinque anni, spinto dalla madre, cominciò a studiare il violino e la viola con l’unico insegnante che Oistrakh abbia mai avuto, Piotr Stolyarsky, artefice di un metodo di insegnamento non accademico rivolto a valorizzare il talento dell’allievo attraverso gli aspetti più ludici della didattica, che portò il piccolo David ad esibirsi un solo anno dopo in concerto, in occasione del diploma di Nathan Milstein, anche lui allievo di Stolyarsky. Nel 1923 entrò nel Conservatorio di Odessa, dove emerse subito il suo grandissimo talento e un anno dopo il debutto ufficiale. Da quel momento esplose la carriera del giovane Oistrakh, chiamato a suonare il concerto di Glazunov diretto dallo stesso compositore ed invitato a Leningrado per eseguire il concerto di Tchajkovskij. Negli stessi anni frequentò Mosca, dove conobbe la donna che sarebbe diventata sua moglie, la pianista Tamara Rotareva. Dal 1934 ricoprì l’incarico di insegnante nel Conservatorio di Mosca, forgiando numerosi talenti come Gidon Kremer. Vinse importantissimi concorsi nazionali (Premio Unione Sovietica del 1935) ed internazionali come il “Regina Elisabetta” (rinominato successivamente Eugene Ysaye) di Bruxelles, nel 1937. In seguito a questo successo, Stalin gli regalò una casa in Russia. Partecipò anche al Concorso Wieniawski a Varsavia, dove arrivò secondo soltanto alla bambina prodigio Ginette Neveu: secondo premio che accettò serenamente, mostrando grande ammirazione per la Neveu, come si legge in una lettera mandata alla moglie dopo la fine del concorso. La Seconda Guerra Mondiale giunse mentre l’attività concertistica di Oistrakh cominciava a essere intensa: ciò non gli impedì di continuare l’insegnamento al Conservatorio di Mosca, e di eseguire per la prima volta i Concerti di Nikolai Miaskovsky, di Adam Khachaturian e i due concerti per violino di Dimitri Shostakovich a lui dedicati. Un episodio da ricordare legato a quegli anni è l’esecuzione a Mosca del concerto di Tchajkovskij: nonostante il suono delle sirene che segnalavano un attacco nazista sulla città Oistrakh continuò a suonare ed il pubblico in sala rimase impassibile ad ascoltare. Nel dopoguerra ebbe l’opportunità di lasciare la Russia e la sua fama raggiunse livelli mondiali, acclamato e ricercato dai più prestigiosi festival musicali in tutto il mondo. Nel 1959 si avvicinò anche alla direzione d’orchestra e l’anno dopo ricevette il Premio Lenin. Fra il 1962 e il 1967 diede vita a un duo leggendario con il pianista Sviatoslav Richter. Nel 1968, per festeggiare il suo sessantesimo compleanno, si esibì in una memorabile performance del Concerto di Tchajkovskij (forse il più amato) nella Great Hall del Conservatorio di Mosca. Nella lunga carriera suonò su otto violini Stradivari ma predilesse il personale “Contessa Fontana” del 1702. Negli ultimi anni della sua vita, nonostante soffrisse di problemi cardiaci, non smise mai la sua frenetica attività concertistica in giro per il mondo: in un certo senso si può dire che fu vittima dello “star system” dal quale si lasciò imporre ritmi forsennati di lavoro (e di studio, nei ritagli di tempo), che lo portarono il 24 ottobre del 1974 alla morte ad Amsterdam. È sepolto a Mosca nel cimitero del Convento di Novodevicij, accanto a personaggi quali Anton Chekhov, Nikolai Gogol, Nikita Khrushchev, Sergei Prokofiev, Dmitri Shostakovich e Konstantin Stanislavski. L’asteroide 42516 Oistrakh prende il nome da lui.