“Si, è una struttura che sta consentendo ai
nostri giovani di crescere in svariate discipline, che viene
utilizzata tutti i giorni, full time, da numerose società sportive.
Abbiamo anche un buon campo sportivo che necessità di ulteriori
interventi che saranno realizzati nei prossimi tempi e una serie di
microimpianti nelle grosse periferie. C’è poi il discorso aperto
dello stadio Cannelle che ci auguriamo di chiudere quanto prima, una
struttura polivalente, che potrà essere utile a tutto il
comprensorio oltre che alla nostra squadra di calcio l’Ariano Valle
Ufita. Ma oltre al calcio che ci ha portato, in passato, sino alla
serie D con un’altra società l’U.S. Ariano abbiamo una buona
tradizione in svariati sport. Il basket femminile, ultimamente ci
sta dando grosse soddisfazioni nel Campionato di B con la conquista
della Coppa di Lega Regionale da parte del G.S.Basket Aloha Ariano e
ci auguriamo con i play off; poi c’è la Pallacanestro 2005 che si
concentra esclusivamente sul settore giovanile; c’è la pallavolo
grazie alla società G.S.A. Pallavolo Ariano che gioca in serie C
regionale; abbiamo giovani talenti nel tennis tavolo, la società
A.S.D. Martiri è arrivata alla serie C nazionale ed ha anche
conquistato la Coppa interregionale. E poi c’è una grande tradizione
podistica, abbiamo avuto atleti come Vito Melito, Antonio Caso e
società come l’A.S.D. Marathon Club. In questo ci aiuta la nostra
Villa Comunale, magnifico polmone verde in pieno centro storico dove
dall’alba al tramonto ci sono persone che fanno jogging o si
allenano a livello agonistico”.
A proposito di Villa Comunale, proprio al suo
interno c’è il Castello Normanno da poco restaurato, dove è sorto il
primo nucleo nel Museo della Civiltà Normanna.
“Ariano vanta un’importante storia normanna. Secondo recenti studi è
stata addirittura la prima contea, ma di sicuro Ariano fu sede del
primo Parlamento del Regno, il luogo dove Ruggero II, nel 1140, dopo
aver convocato un’assemblea generale, promulgò le Assise e nello
stesso anno coniò una nuova moneta “Il Ducale”. Fin qui la parte di
massimo splendore ma vi fu anche il periodo buio, con i numerosi
tentativi degli Svevi di prendere la città, fino al 1255 quando
Manfredi con uno stratagemma la saccheggiò e bruciò. Un evento
tragico che ancora vive nella memoria cittadina, tant’è che nel
corso di una delle più importanti iniziative estive “La Rievocazione
Storica del dono delle Sante Spine” oltre al Corteo Storico con 200
figuranti e al Palio dell’Ariate, si mette in scena in piazza
Plebiscito la drammatizzazione di quei tragici fatti. Il Museo della
Civiltà Normanna ripercorre attraverso importanti reperti raccolti
dal Cesn e materiale didattico, il ruolo di Ariano normanna ma anche
quella fetta di storia che ha visto il Meridione d’Italia
protagonista. Contiamo di proseguire i lavori al Castello per
renderlo sempre più fruibile, ampliare il Museo e magari portare in
tale sede anche l’Antiquarium”.
Ariano città dalla notevole densità museale e
dalle tante chiese.
“Solo nel centro storico abbiano sei musei. A quello della Civiltà
Normanna e a quello Archeologico si aggiungono il Museo civico o
della ceramica che gode dello Status Regionale, poi c’è il Museo
Diocesano, quello degli Argenti e il Museo Giuseppina Arcucci,
mentre in località Camporeale, presso l’istituto di Ricerca BioGeM,
c’è BioGeo, il museo paleontologico e scientifico di “Storia della
vita sulla terra”. Non so dire esattamente quante chiese vi siano ad
Ariano, davvero tante, ma soprattutto abbiamo la magnifica Basilica
Cattedrale, da poco restaurata nella sua facciata romanica che oltre
ad essere il luogo dove la nostra comunità si raccoglie nei momenti
più importanti e sentiti, merita sicuramente una visita per le
numerose opere d’arte che custodisce, dalla Fonte battesimale datata
1070, al battistero del 1585, alle tele del Persico tra cui
l’Assunta”.
Prima ha citato i Museo della Ceramica, la
maiolica è una delle peculiarità del Tricolle.
“La pregiatissima collezione di maioliche esposte nel nostro museo,
circa 250 pezzi, dimostra come Ariano abbia una antica tradizione in
questo senso nata 800 anni fa nelle grotte di arenaria. Da documenti
angioini sappiamo che nel 1200 qui ad Ariano esisteva una vera e
propria corporazione di maestri ceramisti. Una tradizione per
fortuna tramandata. Oggi abbiamo una produzione ceramica
d’eccellenza, siamo uno dei trentasei comuni d’Italia a vantare il
marchio Doc e conserviamo alcune tra le fornaci più interessanti”.
Un marchio Doc per la maiolica ma anche una
Dop in arrivo per l’olio.
“Si, un altro grande vanto per la nostra città è l’olio extravergine
di oliva, varietà Ravece, sulla dirittura finale per ottenere la
Denominazione di origine protetta con il marchio “Irpinia- Colline
dell’Ufita. E proprio oggi ( 25 gennaio) si conclude Ex Olivis,
l’evento mirato alla promozione e divulgazione delle grandi qualità
organolettiche di questo prodotto, nel cui ambito si sviluppa anche
il Premio Tricolle, giunto alla sua X edizione che premia i migliori
oli d’Italia attraverso il lavoro di una commissione di assaggiatori
specializzati. Oltre all’olio c’è il grano e i prodotti che ne
derivano; le carni bovine particolarmente pregiate grazie ad un
allevamento allo stato brado e quindi anche ottimi formaggi e
salumi. Tutti prodotti biologici”.
Quindi anche dal punto di vista gastronomico
Ariano non delude.
“Anzi, è uno dei nostri punti di forza. Sul nostro territorio vi
sono numerosi agriturismi e ristoranti di qualità. La nostra cucina
è genuina e generosa, frutto di quel mondo rurale che è alle nostre
radici, ed in certi momenti si eleva grazie ad ottimi chef che la
portano ad alti livelli di raffinatezza. Le persone arrivano da
fuori provincia per magiare ad Ariano, d’altra parte la grande
ospitalità del popolo arianese è risaputa, non a caso il nostro
patrono principale è Sant’Ottone notoriamente protettore dei
forestieri.”
Dunque il “forestiero” o turista arriva ad
Ariano e vi trova buona tavola, musei, chiese e cos’altro?
“Aria salubre, un magnifico panorama di colline verdeggianti,
addirittura storici come il Vitale e Gabriele Grasso sostenevano che
dall’alto del mastio normanno, nelle giornate particolarmente
limpide si riuscisse a scorgere entrambi i mari. Ariano infatti si
trova in una posizione equidistante rispetto al Tirreno e
all’Adriatico, nell’antichità questa è stata la sua forza. E poi il
turista, specialmente se viene ad Ariano nel mese di agosto, non
avrà di che annoiarsi. Ogni anno proponiamo un cartellone di
avvenimenti che spazia dal concerto del cantante del momento alla
musica classica, dalla presentazione di libri a mostre di vario
genere, come la tre giorni di artigianato Vicoli ed Arte alla
Rievocazione storica delle sante Spine a cui ho già fatto
riferimento, fino al Folk Festival, spettacolo di world music che
richiama giovani da tutte le parti d’Italia”.
Sindaco se dovesse suggerire una particolare
escursione, quale percorso consiglierebbe?
“Credo sia di grande suggestione una passeggiata lungo i
“tratturielli” del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, che è il
terzo tratturo, per ordine di lunghezza, dell’Italia Meridionale. Un
bel pezzo si snoda in territorio arianese e attraversandolo si
possono rivivere le suggestioni e i luoghi della transumanza. Tra
l’altro Ariano si trova lungo la direttrice di diversi pellegrinaggi
religiosi a cominciare da quello per San Giovanni Rotondo e spesso
le comitive fanno sosta nella nostra città, ci piacerebbe che invece
di un mordi e fuggi potessero stanziare per poter apprezzare i
diversi aspetti a cui sto solo accennando”.
Ariano è una città prettamente legata al suo
passato o punta anche all’innovazione in qualche modo?
Il nostro passato è un punto saldo. Le nostre origini sono
eneolitiche, ne è testimonianza il sito della Starza; sono romane,
abbiamo il sito di Aequum Tuticum; sono longobarde, il primo nucleo
del nostro castello è un castrum longobardo. Ma è chiaro che
guardiamo al futuro. Abbiamo investito sul Pip di Camporeale e
cerchiamo di invogliare le aziende ad insediarvisi. Proprio
nell’area industriale sorge il BioGeM, istituto di ricerca che con i
suoi servizi sta oramai varcando i confini internazionali oltre ad
offrire alta formazione; solo qualche giorno fa ha inaugurato il
master in Biogiuridica. Lo stesso Comune di
Ariano in pieno centro storico, in convenzione con l’Università del
Sannio e in collaborazione con importanti imprese, sostiene un
programma di formazione per tecnologi e project manager, una sorta
di master, unico nel suo genere”.
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