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Rassegna Stampa

 
Ottopagine del 24 febbraio

La guerra di Ariano contro la droga
L'assessore per la Lotta alle Dipendenze Pelosi: «E' una scommessa che stiamo vincendo»

Ariano Irpino. A conclusione della tre giorni di convegno transnazionale “Agis 2006 Progetto Network”, Studio di fattibilità per l’attivazione e lo sviluppo di programmi di riduzione dei rischi, destinati a diminuire le probabilità dei reati connessi alla droga ed alla delinquenza giovanile, di reti di aiuto, cura, educazione e controllo” è utile un bilancio, non tanto sull’evento in sé che ha visto la partecipazione di delegazioni inglese e bulgara insieme a cariche istituzionali, civili, militari e religiose, ed operatori del settore, che hanno valutato strategie per la riduzione dell’uso di droghe e dei reati commessi, ma sull’intera esperienza del Comune di Ariano Irpino nelle attività di prevenzione alle dipendenze. Ariano, come spesso sottolineato dalle nostre pagine è una delle poche realtà ad avere un Assessorato per la lotta alle dipendenze; ad Andrea Pelosi che regge questo assessorato riportiamo la perplessità di alcuni cittadini, forse un po’ rassegnati e molto pessimisti rispetto al problema della droga.

 

Questo Assessorato è davvero utile?
“Molti non ci credevano in queste attività innovative, io stesso ho accettato l’Assessorato consapevole che avevamo bisogno di aggiustare il tiro e rendere soprattutto centrale il ruolo del Comune non solo come controllo delle attività, ma come promotore delle stesse. Personalmente, in quanto medico, sono stato sempre attento a questo tipo di problematiche, scoprendo giorno per giorno con il mio lavoro, quanta difficoltà e quanta reticenza c’è nelle persone quando si deve parlare di problemi di alcol e di droga. Allora potrebbe aiutare già il semplice fatto che l’istituzione Comune ne parla. Ma fa di più, mette a disposizione un servizio specifico, dedicato, che, partendo da una reale situazione territoriale e prendendo spunto dalle altre realtà, affronti la tematica delle dipendenze”.

Tra l’altro è proprio l’Ente Comune il primo gradino istituzionale più vicino al cittadino e anche secondo le leggi in materia di prevenzione dall’uso di sostanze stupefacenti si specifica che le Amministrazioni Comunali assumono particolare rilievo in termini di prevenzione...
“Proprio da questo presupposto nasce l’Agenzia per la Lotta alle Dipendenze, con delibera di Consiglio Comunale nel luglio 2007, dopo vari confronti istituzionali, non solo locali, ma anche regionali e nazionali. Con l’intento di “prendere in carico” le problematiche territoriali sulle dipendenze e con l’obiettivo finale di istituire una rete territoriale istituzionale, che operi in maniera coordinata per affrontare le problematiche legate ai disagi giovanili, prediligendo le attività di prevenzione, di sensibilizzazione e di informazione. Inoltre è in grado di offrire, grazie alle figure istituzionali delle quali si avvale, supporti operativi alle singole realtà di volontariato territoriale, ai cittadini, fornendo informazione, riferimento e supporto di ogni genere a seconda delle varie necessità. E’ “contenitore” territoriale sulle iniziative ed i servizi che sono attivi. Partecipa alle attività che si realizzano nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado nel campo delle dipendenze”.

L’Assessorato ha ottenuto un importante finanziamento attraverso il quale è possibile portare avanti in maniera fattiva i progetti..
E’ stata proprio questa intraprendenza dell’ Assessorato a portare al finanziamento di questo Programma Comunitario presentato presso la Commissione Europea di Bruxelles, Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza, che vuole mantenere vivo il dibattito sul tema delle dipendenze e che realizzerà uno studio sul territorio, rivolto proprio all’individuazione delle “buone pratiche” da utilizzare per cercare di contrastare il fenomeno.
Per poter ben strutturare la pratica di finanziamento è stato indispensabile il supporto e l’esperienza del dott. Felice Masone e della dott.ssa Maria Grazia Biggiero, oltre che al supporto burocratico ed amministrativo della responsabile del Servizio Comunale dott.ssa Carmen Andolfo”.

In diverse occasioni sia lei che il Sindaco Gambacorta avete sottolineato quanto vi abbia motivato l’esperienza con la Comunità di San Patrignano..
“Ne è nato un gemellaggio che abbiamo attivato dopo aver assistito nel 2005 ad uno degli spettacoli che realizzano per le attività di prevenzione nelle scuole superiori. Utilizzando il linguaggio dei giovani, rappresentando le esperienze dei ragazzi che hanno terminato un percorso di recupero, alzano l’ attenzione sui rischi quotidiani di diventare tossicodipendente. Per capire meglio che cos’è una Comunità sono andato a trovare Andrea Muccioli in persona, con il quale ho parlato tanto ed ho anche potuto guardare con i miei occhi l’umanità che tiene insieme questa gente, umanità attraverso la quale riescono a raggiungere grossi risultati. Per questo motivo abbiamo organizzato degli scambi con la Comunità e gli studenti delle scuole superiori di Ariano, che hanno trascorso una intera giornata con i ragazzi di San Patrignano. Quest’anno ripeteremo l’esperienza degli spettacoli”.

Dunque i giovani dimostrano interesse e i genitori? Il suo assessorato ha organizzato due incontri cittadini rivolti alle famiglie, com’è andata?
“Posso dare un dato numerico: su 8mila lettere recapitate direttamente, tramite la collaborazione e la disponibilità dei dirigenti scolastici delle tre scuole medie e degli Istituti Superiori della nostra Città, la presenza è stata di un 10 % di genitori. Allora il messaggio mi sento di rivolgerlo alle famiglie, che sono il primo nucleo educativo della nostra società, ed è quello di alzare gli occhi, di guardarsi intorno, di osservare quello che accade intorno a noi e di stare in guardia. E’ necessario alzare la soglia di attenzione sugli spazi di vita quotidiana dei nostri ragazzi, partecipando attivamente all’azione di controllo, da parte di tutti, cercando di ripristinare quel naturale sistema di controllo che esisteva ai mie tempi, quando ero ragazzo; si cresceva in mezzo alla strada ma i figli erano di tutti e ci si controllava a vicenda. Faccio presente che il problema della droga non è né vecchio né superato, anzi si rivela sempre più vicino ed attuale. La penetrazione dei suoi tentacoli tra di noi ha solo cambiato connotazione e si è fatta più subdola”.

Un’iniziativa, gradita ai giovani e credo anche ai genitori che sanno così come passano il tempo i loro figli è il Centro di Aggregazione Giovanile di Produzione e Fruizione Musicale “Putipù”
“Si, lo abbiamo completamento rinnovato a partire dalla sede presso l’ex-dispensario al boschetto Pasteni, dove i ragazzi possono incontrarsi per fare musica d’insieme e trascorrere il loro tempo libero. A breve riprenderà anche l’attività della Sala di Registrazione nella quale sono stati acquistati macchinari di ultima generazione”.

Poi ci sono altri progetti regionali come l’Unità Mobile di Contatto..
“Il camper è presente sul nostro territorio e per territorio intendo tutti i 29 Comuni dell’Ambito Territoriale A1; oltre a portare avanti quotidianamente l’attività di sensibilizzazione ed informazione, sta leggendo realtà territoriali sommerse che purtroppo non sono conosciute e che sono allarmanti, come l’abuso di alcol già nei ragazzi di 15 - 16 anni che trascorrono i loro pomeriggi nei bar consumando bevande alcoliche e l’uso sfrenato di sostanze stupefacenti che diventa per molti ragazzi l’unica “attività” per occupare il tempo. Poi c’è il nuovo Centro di Ascolto presso Corso Europa (ex sede UIL per intenderci) dove ci si può rivolgere per reperire quante più informazione necessitano e dove si può trovare personale specializzato pronto ad ascoltare ed indirizzare riguardo ai problemi di dipendenza”.

Cosa sente di dire agli scettici che non credono all’utilità di questi progetti?
“Che i risultati li costateremo sul lungo termine. Intanto uno degli aspetti positivi recepiti è che quando l’istituzione scende in strada riscuote notevoli apprezzamenti, in quanto vive i problemi della città al fianco dei cittadini. Noi amministratori al termine di questa esperienza di 12 mesi dovremmo valutare di strutturare un’attività itinerante stabile sul territorio sulle dipendenze. Se ne può discutere tutti insieme. L’Amministrazione Comunale con l’istituzione di questo specifico Assessorato ha dato un esempio istituzionale che può essere imitato, soprattutto perché ha espresso una chiara volontà nel dichiarare contrasto all’uso delle sostanze stupefacenti”.

 

 

 
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