Rassegna Stampa

Esplorando il degrado

Marini esplori pure il mondo conosciuto, fa parte del rito. Potrebbe sembrare una di quelle gite per turisti che avvolgono le trippe in abiti d’avventura ed esplorano, in fila per due, la natura incontaminata, al centro della quale c’è il chiosco delle bibite. Ma, purtroppo, s’ode una nota terribilmente stonata: la legge elettorale non è competenza governativa. L’idea stessa che sia il potere esecutivo a stabilire come debba eleggersi quello legislativo ha dell’abominevole, sempre che la Costituzione non sia stata modificata a nostra insaputa. L’incarico, ha detto Napolitano, non è né “rituale” né “dilatorio”. Se è così, finirà presto.

Nel frattempo invito tutti a non perdere d’occhio la Campania, non solo perché il pattume c’imbarazza in Europa, ma anche per capire come si passa dal declino al degrado. La gara per il termovalorizzatore di Acerra è andata, per la terza volta, deserta. Posto che bruciare spazzatura per creare energia è un affare lucroso, il fatto che nessuno si candidi significa che nessuno si fida. E nessuno si fida perché si prendono accordi che durano quindici anni con persone che restano lì quindici giorni, nel mentre le leggi vengono platealmente violate e lo Stato non assicura nemmeno il dominio sul territorio. I francesi di Veolia lo hanno detto esplicitamente: le banche che dovrebbero finanziarci ci hanno sconsigliato, non si fidano. Appunto.

Il decadimento amministrativo e morale s’accompagna alla confusione intellettuale. Ho letto un Pietro Craveri che se la prende con i sindaci, rei di capitanare la protesta contro le discariche. Intanto si dovrebbe conoscere e distinguere, non accusando di cieco ribellismo tutti quelli che indicano lo scandalo. E si dovrebbe sapere che alcune discariche sono irregolari, chiuse per legge e sequestrate dalla magistratura. Mimmo Gambacorta, sindaco di Ariano Irpino, s’appella al rispetto delle leggi. Gli diciamo che non contano? Sappiamo tutti che, qui ed ora, la spazzatura deve essere ficcata da qualche parte, ma non si può farlo, in violazione della legge, se non dopo avere rimosso i responsabili della tragedia. Guardatela, la Campania, e prendete nota di cosa succede quando si smarrisce il senso di responsabilità, la legge è lettera morta e lo Stato arretra timoroso, amministrato da lestofanti.