Il Mattino del 1° febbraio 2008 |
La nota del Sindaco Domenico Gambacorta |
“Caro Direttore Anzi, al di là delle intenzioni, il suo approccio
dispensa impliciti alibi, per accreditare poi una diagnosi del
dramma di sapore vagamente antropologico – fatalistico: Le cose stanno invece diversamente: il senso
dello Stato sulla vicenda rifiuti, in questi anni non è stato
soffocato da egoismi e ribellismi di popolazioni alla mercè di
politici locali capaci solo di sobillarle, ma al contrario dalla
incapacità, dalle furbizie, inadempienze e menzogne dei livelli di
responsabilità regionale e statale. Nell’emergenza rifiuti di giugno scorso il
Governo, ormai “protestato” come interlocutore inaffidabile, gettò
sul piatto della crisi l’impegno assunto – coinvolgendo il
Parlamento – con l’approvazione di una legge dello Stato. Dica in coscienza il prof. Craveri su chi oggi deve cadere l’onere di mostrare “senso dello Stato” e di chi la responsabilità di non far scadere la legge, la più alta espressione della sovranità, a carta straccia. Superfluo dire che dei “disegni complessivi di risanamento ambientale” evocati da Craveri non vi è traccia né ieri, né oggi, al di là di stucchevoli giaculatorie. Da un intellettuale del calibro di Craveri ci saremmo aspettati urla di rabbia verso chi ci ha trascinato in questo dramma e non la facile invettiva contro chi, in trincea, è costretto a subire angherie dal neo centralismo regionale e statale e che se talora è costretto ad alzare la voce contro cattivi rappresentanti di Regione e Stato lo fa anche per non far recidere completamente l’ultimo filo di fiducia popolare nella Res – publica. |
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