07 settembre 2016 |
Valorizzazione culturale del territorio, 61 Comuni di Irpinia e Sannio insieme per il progetto del Mibact |
Un “museo lineare” per la valorizzazione di
un territorio vasto che abbraccia 61 Comuni e
coinvolge una popolazione di circa 230mila abitanti.
“Il Cammino del Sannio” è il titolo del progetto,
che mette insieme aree importanti delle province di
Avellino e Benevento, con il quale queste realtà
hanno partecipato all’avviso pubblico del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali e il Turismo per il
sostegno a iniziative di promozione e valorizzazione
culturale.
L’area interessata dal progetto, che vede
Benevento quale Comune capofila, si estende su una
superficie di più di 2.000 chilometri quadrati. Si
passa, infatti, dagli ambienti vallivi del Titerno,
della Valle Telesina e del Tammaro, a quelli della Valle
del Calore, a quelli ancora della Valle dell’Ufita, del
Miscano e del Cervaro, fino a toccare gli ambienti
montani della dorsale del Matese, in completa contiguità
fisico-territoriale.
Hanno aderito i Comuni di Amorosi, Apice,
Ariano Irpino, Benevento, Bonito, Buonalbergo,
Calvi, Campolattaro, Carife, Casalbore, Casalduni,
Castelfranco in Miscano, Castelpagano, Castelvenere,
Ceppaloni, Cerreto Sannita, Colle Sannita, Faicchio,
Flumeri, Fontanarosa, Fragneto l'Abate, Fragneto
Monforte, Frigento, Gesualdo, Ginestra degli
Schiavoni, Greci, Grottaminarda, Guardia
Sanframondi, Luogosano, Melito Irpino, Mirabella
Eclano, Montaguto, Montecalvo Irpino, Paduli,
Paternopoli, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina,
Pontelandolfo, Puglianello, Rocca San Felice, San
Giorgio la Molara, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore,
San Lupo, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia,
Sant’Angelo all’Esca, Santa Croce del Sannio,
Sant'Angelo dei Lombardi, Sant'Arcangelo Trimonte,
Sassinoro, Savignano Irpino, Scampitella, Sturno,
Taurasi, Telese Terme, Trevico, Vallesaccarda,
Villanova del Battista, Zungoli.
La proposta progettuale nasce nell'ambito di
un percorso di valorizzazione dei territori del Sannio
Beneventano e Avellinese interessati dal passaggio della
Via Appia, della Via Traiana, della Via Francigena,
della via Sacra Langobardorum, del Regio Tratturo/Via
Herculea e di altri itinerari (antichi e moderni,
naturali ed antropici), crocevia logistico-strategico
tra mari, valli e monti, tra nord e sud.
Lungo il percorso è diffusa la presenza di
evidenze architettoniche e archeologiche che
costituivano i luoghi sacri e le infrastrutture di sosta
lungo i tragitti, con sovrapposizioni di epoca
sannitica, romana, longobarda, medievale, pontificia,
borbonica.
La presenza dell’elemento acqua, come fiumi,
laghi, invasi, al quale si collega l’esistenza di una
serie di elementi architettonici legati al suo uso -
fontane, pozzi, antichi acquedotti, ponti –, arricchisce
notevolmente i caratteri naturalistici e di
biodiversità, diventando un ulteriore elemento di
innovazione per la valorizzazione del territorio.
Insieme ai tratturi, ai percorsi del
pellegrinaggio e alle vie d'acqua, ci sono i tratti
ferroviari dismessi che costituiranno il sottosistema
delle greenways per mettere in opera il concetto di
mobilità sostenibile, nonché una importante risorsa da
riqualificare attraverso una conversione funzionale
degli spazi.
Intorno a tali elementi, intesi come poli
aggregatori di flussi che si generano su rotte
transnazionali (i cammini religiosi) e
interterritoriali, si struttura, a corollario, una rete
di altri elementi attrattivi di matrice
storico-culturale, eno-gastronomico ed ambientale. Al
centro del progetto, quindi, non si pone il singolo sito
ma il Territorio nel suo complesso sistemico.
Il progetto integrato sarà strutturato in interventi
cardine, che riguardano la rete di viabilità antica e i
principali “nodi” connessi alla rete e interventi
complementari su siti e monumenti. Saranno considerati
anche elementi progettuali legati a particolari temi: le
vie d’acqua, i tratti ferroviari dismessi, le vie dei
conventi e dei castelli, le vie del vino e dell’olio e
dei prodotti tipici.
La proposta progettuale si concretizza nella
strutturazione di un sistema territoriale che, poggiando
sulla presenza di beni culturali, risorse naturali e
paesaggistiche importanti (attualmente né conservate né
valorizzate) sappia creare un nuovo attrattore
turistico-culturale che, in ragione dei collegamenti
interregionali (i Tratturi) e internazionali (la Via
Francigena), assuma una rilevanza nazionale,
rivitalizzando i territori delle aree interne e montane
coinvolte valorizzandone le risorse enogastronomiche e i
saperi tradizionali. Si attiverà, in tal senso,
un’offerta distrettuale caratterizzata da più segmenti
turistici - outdoor, enogastronomico, culturale – unica
in questa area interna dell’Appennino.
Ufficio per le Relazioni con il Pubblico
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