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04 NOVEMBRE 2011

Concordia ed amor di Patria: questo il messaggio lanciato nelle celebrazioni del 4 novembre.

In una cornice di bandiere Tricolore la Città di Ariano ha commemorato i Caduti di tutte le guerre, reso omaggio alle Forze Armate e celebrato la Festa dell’Unità nazionale in occasione del 4 novembre.

Come preannunciato, significativa la partecipazione delle scuole presenti con rappresentative dei vari Istituti di ogni ordine e grado della Città. Ben rappresentate le Forze Armate con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Polizia Municipale e poi le associazioni, in particolare l'Associazione Famiglie dei Caduti in guerra, l'Associazione Mutilati ed Invalidi di guerra, l'Associazione Orfani di guerra e la Croce Rossa. Tra le autorità il Vice Questore Cuccovillo, il Capitano dei Carabinieri Davini, il Direttore del Carcere Iuliani, il Generale dell'Esercito Pollastrone, il Comandante dei Vigili Cirillo e per l'Amministrazione Comunale il primo cittadino Antonio Mainiero, l'Assessore Li Pizzi, i consiglieri Puopolo e Manganiello.

Le celebrazioni sono iniziate con la Santa Messa in suffragio ai Caduti di tutte le guerre celebrata da S.E. il Vescovo, Mons. Giovanni D'Alise. Picchetto d'onore in Basilica Cattedrale con i Carabinieri in alta uniforme alla presenza del Gonfalone della Città e degli stendardi delle diverse rappresentanze scolastiche ed associazionistiche.

Il Vescovo nell'invitare alla preghiera per i soldati di tutte le guerre che hanno dato la vita per il bene comune, ha invitato ad una riflessione sulla nostra Italia, lanciando un forte messaggio di pace, concordia e giustizia sociale, elementi e sentimenti mai così importanti come in questo momento di difficoltà per il paese e di crisi economica globale.

Terminata la Messa, un corteo composto, accompagnato da uno splendido sole, ha raggiunto località Piano della Croce per la deposizione sul Monumento ai Caduti della corona d'alloro precedentemente benedetta dal Vescovo. Prima però l'alzabandiera a cura dei Vigili Urbani, accompagnato dall'Inno d'Italia e successivamente dal “Silenzio”.

Recitata con grande emozione la preghiera dell'Orfano di guerra da parte del Cavaliere Nicola Oliva, Commissario straordinario dell'Associazione Orfani di Guerra sezione Ariano Irpino; partecipazione attiva da parte dei bambini che hanno letto pensieri, recitato poesie e cantato. Poi il discorso del Cavaliere Antonio Bonnanzio, Presidente Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche, letto dal nipote Francesco Paolo De Gruttola, con cui è stato evidenziato come la Festa delle Forze Armate e dell'Unità d'Italia, negli anni, abbia mutato progressivamente di contenuti e significati mentre resta importante tenere viva la memoria collettiva sulla Grande Guerra, la guerra che gli italiani fecero per liberare gli altri italiani dall'oppressione. Ricordare il 4 novembre, però, non significa esaltare l'Italia in guerra tant'è che le forze armate sono uno strumento di pace.

E' stato il Sindaco Antonio Mainiero a concludere la cerimonia con un suo intervento rivolto soprattutto agli alunni ed agli studenti presenti, ai quali in futuro toccherà preservare la memoria e portare avanti momenti come questo. Il Sindaco ha ringraziato tutti i presenti: le autorità civili, militari e religiose, le Forze Armate, le Associazioni e quindi le scuole: alunni, docenti e dirigenti. Un ringraziamento speciale lo ha rivolto all'Assessore alle Politiche Sociali, Raffaele Li Pizzi, che ha coadiuvato l'organizzazione dell'evento. Ha poi rivolto un tributo forte alle Forze Armate, “uno degli emblemi più alti della nostra identità di popolo che ci rendono orgogliosi per quanto fanno ogni giorno in nome del nostro paese”, ha parlato ai giovani dei valori di unità ed appartenenza alla Patria conquistati con il sacrificio ed il sangue anche di concittadini, i cui nomi sono riportati sul Monumento ai Caduti e li ha spronati a sentire e portare avanti l'orgoglio di essere italiani.

Nel suo discorso il Sindaco Mainiero ha anche reso omaggio ad un altro simbolo importante per la Città, l'epigrafe del piedistallo del primo Monumento ai caduti, inaugurato il 21 agosto 1928 ma che nel periodo fascista andò distrutto nella sua parte bronzea, sequestrato per andare in fonderia e realizzare nuove armi. Grazie ad una sinergia tra il consigliere Antonio Ninfadoro e gli assessori Raffaele Li Pizzi e Manfredi D'Amato e con la collaborazione di appassionati dei beni culturali come Raffaele Guardabascio questa testimonianza storica è stata riposizionata, restaurata e restituita alla Città con nuova dignità. Un epigrafe in cui i concittadini in America, attraverso una frase di Aurelio Covotti, ricordavano con solennità il sacrificio dei martiri della Grande Guerra.

 
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