Comunicati Stampa

08 SETTEMBRE 2011

Il mantenimento del Tribunale di Ariano Irpino deve essere una scelta naturale, dettata da numerose ragioni: estensione territoriale, vocazione storica, assetto viario, punto di snodo tra Napoli e la Puglia, aree a rischio criminalità. Sarà stilato un documento, una relazione con ragioni forti, da addurre per il mantenimento degli uffici giudiziari e sarà costituita una commissione scientifica per stabilirne i criteri.

Queste in sintesi le risultanze della riunione tenutasi questa mattina (giovedì 8 settembre) presso la Sala Consiliare del Comune di Ariano tra i rappresentanti della civica amministrazione e i rappresentanti del foro di Ariano per stabilire insieme le azioni da portare avanti in difesa del Tribunale.

Presenti oltre al Sindaco Antonio Mainiero, al Presidente del Consiglio comunale, Giovanniantonio Puopolo, al Vicesindaco Crescenzo Pratola, all'Assessore all'Edilizia Giudiziaria, Raffaele Li Pizzi ed ai capigruppo consiliari: il Presidente del Tribunale, Rodolfo Daniele, il Procuratore Capo, Luciano D'Emmanuele, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati a completo a cominciare dal Presidente Carmine Monaco.

Ha aperto l'incontro il Sindaco Antonio Mainiero il quale ha evidenziato le gravi conseguenze rispetto alla paventata soppressione del Tribunale quali il ridimensionamento di tutti i presidi: Caserma dei carabinieri, Commissariato, Tenenza di finanza ed altri uffici esistenti sul territorio. Dunque una difesa da portare avanti non per ragioni di campanile ma per salvaguardare una vasta fetta di territorio. Mainiero ha annunciato che vi saranno altri incontri sull'argomento con il coinvolgimento dei Sindaci degli altri comuni ed azioni incisive che possano scongiurare l'inserimento del Tribunale di Ariano tra quelli da sopprimere. Già per la prossima settimana sarà convocata una nuova riunione.

E' poi intervenuto il Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati Carmine Monaco che ha fatto notare come da circa trent'anni l'argomento sia ricorrente, (risale al 5 febbraio del 2010 la condivisione attraverso una delibera di Giunta comunale, della deliberazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ariano per far voti per il Tribunale), ma che, questa volta, la Legge delega sulla riduzione degli Uffici giudiziari, che a breve andrà alla Camera, rende più reale tale rischio. Ha sottolineato come sia stato ampiamente dimostrato, dati alla mano, che si tratti di un Tribunale virtuoso e che non si è Tribunale di Ariano Irpino ma di tutti i Comuni del circondario.

Il Presidente del Tribunale, Rodolfo Daniele, dopo aver comunicato i dati sulla carenza di magistrati che è pari al 30 per cento rispetto a quelli previsti ed aver annunciato che dal 16 settembre arriverà un nuovo magistrato (giudicante distrettuale), ha analizzato la situazione. A suo avviso la Legge delega, contempla due possibilità: l'accorpamento di due uffici o la soppressione di alcuni con l'ingrandimento di altri. Il primo punto si scontra con la riduzione della spesa per l'edilizia giudiziaria; il secondo è maggiormente praticabile. Daniele ha auspicato un forte ed unanime intervento politico in sede di scrittura dei Decreti delegati, portando argomentazione in favore di Ariano che già per il fatto di essere il secondo comune della provincia deve necessariamente rivestire questo ruolo di riferimento di un numero di paesi che può anche essere incrementato.

Il Procuratore D'Emmanuele premettendo che la difesa del Tribunale esula dai suoi destini professionali ma è dettata dalla forte convinzione dell'utilità di un secondo Tribunale nella provincia di Avellino, ha affermato che il foro del Tricolle deve candidarsi autorevolmente, attraverso uno studio scientifico di ogni fattore, ad essere il secondo Tribunale della provincia; specie se paragonato in termini di efficienza, carichi di lavoro ed edilizia giudiziaria, a quello del capoluogo.

Altri interventi si sono registrati da parte dell'Avvocato Marcello Luparella, del Consigliere comunale Gaetano Bevere, dell'Avvocato Carchia, del Consigliere comunale Giovanni La Vita, degli Avvocati Simone, Giovannelli e dell'Assessore Crescenzo Pratola.