11 AGOSTO 2011 |
Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine. Corteo in costume d'epoca. |
Seconda giornata dedicata alla Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine. Dopo l'Incendio del campanile il Corteo Storico. La XV edizione di uno degli eventi più longevi della Città di Ariano è stata aperta da un convegno in cui ci si è interrogati sulle ragioni storiche del dono delle Sacre Spine delle corona di Cristo da parte di Carlo D'Angiò ad Ariano. Dopo i saluti di Raffaele Verde dell'Associazione per la rievocazione del dono delle “Sante Spine” il quale si è augurato che lo spirito dell'evento rimanga immutato nel tempo, del Sindaco, Antonio Mainiero, il quale ha auspicato un maggior coinvolgimento delle contrade e dell'Assessore alla Cultura Manfredi D'Amato che ha lanciato l'idea di allungare le giornate di evento affinché si ampli anche l'indotto economico, l'analisi dell'ex Ministro Ortensio Zecchino, docente di storia delle Istituzioni Medievali, sul perché delle Sacre Spine ad Ariano e sul perché del dono. Spesso è la stessa tradizione che diventa fonte storica, ha spiegato Zecchino ed anche se il primo documento che attesta la presenza delle Sacre Spine di Ariano è successivo di 250 anni all'evento del dono, sono molti gli elementi che avvalorano la tesi che le Sacre Spine siano state consegnate tra il 1264 e il 1277 da Carlo D’Angiò alla città quale premio per la fedeltà alla causa del Papa e per l'eccidio subito dalle sue genti e la distruzione della Città da parte di Manfredi. La corona di Spine era, infatti, in possesso di San Luigi, Re di Francia e fratello di Carlo D’Angiò, quest’ultimo - secondo la Storia ecclesiastica del Racine (sec. XIII)- nel venire in Italia per impossessarsi del Regno di Napoli, portò con sé tra le cose più rare e più preziose alcune Sante Spine della Corona definita Santa che consegnò, arrivando in pompa magna con tutto il suo seguito, ad Ariano ma anche a Napoli e ad Andria. Ariano tra l'altro era una vera e propria roccaforte delle truppe papali, quindi non una semplice realtà ribelle e del terribile eccidio subito con l'inganno vi sono prove documentali certe. Si tratta di vicende storiche complesse ha spiegato il Prof. Zecchino, dettate da strategie di conquista e potere. Tra le ragioni del dono delle Spine esclusivamente un senso profondo di giustizia? In realtà già all'epoca ci si faceva propaganda e si cercavano consensi; i regnanti non facevano nulla senza il coinvolgimento dell'opinione pubblica.
Dunque
nella seconda giornata, (domani, venerdì 12 agosto) momento clou
sarà proprio la rievocazione dell' arrivo del Re e della Regina
con la corte, il Conte di Ariano, la contessa con la sua corte,
notaio, nobili e poi popolani, guerrieri sbandieratori,
falconieri ed artisti di strada per giungere in piazza
Plebiscito e consegnare sul balcone del Palazzo vescovile le due
Sacre Spine a S.E. il Vescovo Mons. Giovanni D'Alise. Un corteo
che ogni anno si arricchisce di abiti curiosità e figuranti
superando le duecento persone. Il Corteo Storico si muoverà dalla Villa Comunale alle 18,30 per giungere intorno alle 19,15 in piazza Plebiscito dove avverrà la rievocazione del Dono delle Sacre Spine. A seguire, in Basilica Cattedrale, la solenne celebrazione dei Vespri. Già dalla mattina la Città respirerà l'atmosfera medievale con animazione e spettacoli alle 10,30 e nel pomeriggio alle 17,30, degli sbandieratori di Soriano sul Cimino e di Torremaggiore, falconieri, mangiafuoco, cartomanti e giocolieri, in più in via D'Afflitto i mestieri medievali con i Maestri di Rieti. In serata poi, dalle 22,00, in piazza
Plebiscito, festeggiamenti con sbandieratori, giocolieri,
sputafuoco e spettacolo di fantasia medievale del gruppo storico
“Nocturna”: “Li maestri de la fiamma” di Romano Canavese. |
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