31 MAGGIO 2011 |
Costituiti ad Ariano Irpino i consorzi per i Pif. |
Un nuovo importante atto per rendere operativi i “Progetti integrati di filiera”: costituiti presso la Sala Consiliare del Comune di Ariano Irpino i consorzi per la gestione del Pif nel comparto dell'olio e del Pif nel comparto delle carni: “Consorzio PIF Olivicolo Oleario della Provincia di Avellino” e “Consorzio PIF Carne Marchigiana zone interne e maialino nero casertano”. Soddisfazione viene espressa dal Sindaco Antonio Mainiero, dall'Assessore all'agricoltura Nicola Castagnozzi e dall'Assessore alle attività produttive Manfredi D'Amato presenti insieme alle associazioni di categoria Cia e Coldiretti, ai produttori, ai trasformatori e ai commercializzatori, alla costituzione del consorzio della parte di tutti i partner privati con capofila, rispettivamente “Consorzio Coprovoli” per il Pif oleicolo e Cooperativa “San Giorgio Carni” e “Assi Carni” per quello delle carni.
Per giungere alla fase esecutiva i progetti dei singoli, sotto il coordinamento dei capofila, saranno presentati in Regione per l'approvazione definitiva e l'ottenimento dei decreti con finanziamenti europei. Contestualmente, ma ad Avellino, costituito anche il Consorzio per il comparto del grano che pure vede coinvolto il Comune di Ariano e produttori arianesi e dell'Ufita. Oltre alla valorizzazione dei prodotti, al potenziamento dei settori agroalimentare e zootecnico, l'obiettivo dei Pif è anche quello di ottenere risposte in termini turistici e perché no occupazionali, da qui la progettazione da parte degli enti di una serie di interventi strutturali. Attraverso il Pif delle carni, ad esempio, il Comune di Ariano presenterà un progetto per la riqualificazione e la riconversione dell'ex macello comunale che potrà fungere da piattaforma logistica per la lavorazione e lo stoccaggio delle carni prima della distribuzione. Nell'ambito del Pif dell'olio, invece, si punterà a riqualificare l'antico frantoio o “Trappeto” di Tranesi che fungerà da fulcro rispetto agli altri “trappeti” dislocati sul territorio in modo tale da istituzionalizzare un percorso turistico ed eno-gastronomico. Tra i progetti da porre in essere anche la riqualificazione della struttura dell'ex mattatoio di via Sant'Antonio che potrà fungere da “Museo dell'olio”, dove poter svolgere eventi legati alla degustazione e dove allestire un infopoint multimediale con un filo diretto verso le varie strutture scientifiche ed universitarie. Infine, vista la stretta connessione con l'area d'intervento dei Pif che deve essere a supporto della filiera, si cercherà di mettere in atto anche la riqualificazione di alcune strade, ciascuna collegata alla specifica peculiarità delle aziende agricole che producono olio, carni e grano. Tre in particolare: via Caccarone; Camporeale - Costa San Paolo - Gaudiciello; Piano La Nuzza. |
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