Comunicati Stampa

03 AGOSTO 2010

Si ricompone il Tempio di Giano. La colonna romana che negli anni ‘50 fu collocata in Villa comunale è stata riportata accanto all’altra- su cui vi è la Croce Longobarda- a Piano della Croce, sua originaria collocazione.

L’operazione sollecitata dai circoli culturali, ed in particolare dagli “Amici del Museo” ha trovato il favore del primo cittadino Antonio Mainiero e su interessamento dell’Assessore alle Politiche sociali ed alle periferie Raffaele Li Pizzi, che sta curando da tempo la riqualificazione dell’intera area di Piano della Croce, stamattina la colonna romana è stata spostata.

“Ci è sembrata- spiega il Sindaco Antonio Mainiero, che possiede anche la delega alla cultura- la cosa più giusta da fare per valorizzare questa antichissima colonna che per la verità in Villa era relegata in un angolino senza la giusta visibilità. In questo modo andiamo a ricomporre parte del Tempio di Giano che secondo importanti storici sorgeva proprio a Piano della Croce”.

“Prima della conclusione dei lavori tesi alla valorizzare della Croce Longobarda, nell’ambito di una già avviata riqualificazione urbana dell’intera area- aggiunge l’Assessore Raffaele Li Pizzi- abbiamo voluto inserire questo ulteriore tassello importante per la memoria storica della nostra Città. Istituiremo anche un punto informativo per i turisti attraverso una teca che riporterà la storia e quindi la valenza culturale del sito”.

La presenza oggi della colonna romana accanto all’altra sormontata dalla Croce Longobarda, ne rafforza il significato: l’apposizione della croce sulla colonna romana residuo di un tempio distrutto voleva rappresentare l’affermazione del cristianesimo sul culto pagano.

La teoria dell’esistenza di un Tempio dedicato a Giano seppur non condivisa da tutti è avvalorata da importanti storici; lo spiega Ottaviano D’Antuono, direttore del Museo Civico, artista e studioso: “Senza scomodare i nostri sommi quali Vitale e Flammia voglio ricordare che lo ha affermato un nostro concittadino festeggiato l’anno scorso, Pietro Paolo Parzanese, letterato, poeta, viaggiatore, predicatore, critico d’arte ma anche grande storico. Ebbene Parzanese, in merito alle origini del nome di Ariano su cui si son fatte mille congetture, afferma che derivi da: ‘Ab Ara Iani per qualche sacello edificato anticamente in onore di Giano’. Lo dice Parzanese. Ed oggi giustamente vediamo ritornare la colonna in quel luogo che deve essere visitato da tutti con la consapevolezza che ha dato il nome alla Città.”

D’Antuono spiega anche che la colonna si trovava ai piedi dell’altra colonna, quella con la Croce e che fu portata in Villa negli anni ‘50 dal responsabile dell’Ufficio Tecnico di allora, il Geometra Manganello il quale ha reso questa testimonianza. Tra l’altro le pietre che fungono da sedile alla colonna- una vera ottagonale- componevano la bocca del pozzo di Sant’Agostino e quindi provengono da piazza Ferrara. Una colonna è di granito, l’altra è del cosiddetto “marmo cipollino”, ciò non toglie secondo D’Antuono che provengano dallo stesso tempio, magari da parti diverse come il portico e il corpo principale.

Intanto i lavori a Piano della Croce si avviano a conclusione sotto la direzione di Eugenio Romei. Si sta provvedendo a rimuovere i vecchi pali della luce sostituiti con tre nuovi pali dotati di proiettori in grado di illuminare sia la Croce che il Monumento ai Caduti che la strada. Completato il rifacimento della pavimentazione con cubetti di pietra vulcanica e cordoli dello stesso materiale. Messa in opera una nuova inferriata, sostituita la balaustra esistente. Vi è già arredo urbano con panchine e cestini oltre a piantine per abbellire il sito.