01 AGOSTO 2010 |
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Azzinari, il “pittore del vento”, con la sua personale ad Ariano. | ||
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Paesaggi mediterranei accarezzati dal vento, volti scavati dal lavoro e dal sole cubano: le magnifiche opere del Maestro Franco Azzinari si posso ammirare solo fino al 7 agosto nella Sala Mostra del Palazzo degli Uffici. Ieri il vernissage alla presenza del Sindaco di Ariano Irpino, Antonio Mainiero, del Consigliere Regionale Ettore Zecchino e dell’Assessore allo Spettacolo Manfredi D’Amato. La personale realizzata in collaborazione con la Galleria Marano di Cosenza, patrocinata dal Comune di Ariano e curata dalla Direttrice della Biblioteca comunale, Chiara Lo Conte, si inserisce, quale evento di spessore, nel cartellone dell’Estate Arianese. Azzinari è stato definito il pittore del vento: “La sua peculiarità- spiega il critico d’arte Tiziana Vommaro - sta proprio nell’aver catturato il vento nella sua pittura, il respiro del mondo. Osservando le sue tele si ha quasi l’impressione che quest’erba, questo grano si muova e si possa sentire il fruscio del vento, il profumo, il suono delle cicale e per un attimo ci fa tornare indietro e ci fa immaginare di essere in un campo aperto, nella campagna, quindi ci fa riappropriare dei nostri istinti primari. Questa è la grandezza di Franco Azzinari”. Vommaro ha anche illustrato l’attualità del paesaggio che resta la tipologia di dipinto più apprezzata dalla gente comune ma anche dai ceti sociali più elevati. Non a caso il titolo della mostra è “La parola alla natura” poiché i quadri di Azzinari sono un’esplosione di colori e sensazioni da lui vissute in giro per il mondo partendo dalla Calabria dove è nato: “Ho iniziato da bambino a dipingere questi fili d’erba, questo nostro paesaggio mediterraneo- racconta il Maestro Azzinari- poi sono andato in Francia, ho vissuto in Normandia per 5 anni e lì ho respirato un clima diverso, quello degli impressionisti, mi si è allargata la mente”. Come per quasi tutti gli artisti anche Azzinari ha quindi vissuto momenti pittorici diversi sperimentando stili e tecniche alla ricerca di immagini che lo entusiasmassero ed emozionassero come nel caso del periodo cubano: “Non ero andato a Cuba per dipingere, volevo fare una breve vacanza e invece mi sono innamorato di questo luogo spettacolare pieno di fiori e vi sono rimasto per anni. Quello che mi ha colpito di più è stato vedere la gente che lavorava nei campi, mi sono ricordato la mia infanzia quando vedevo il mio babbo, mio zio, mia nonna che lavoravano nei campi a mano e mi sono innamorato di questo aspetto naturalistico di Cuba, questi visi consumati dal tempo e dalla fatica del duro lavoro. Per me è stato affascinante. ”Azzinari è stato a Cuba ben 57 volte, ha ritratto anche Fidel Castro che volle conoscerlo avendo ricevuto eco della sua fama. Il 9 dicembre all’Avana sarà inaugurata una sua mostra permanente nella famosa “Torre Bianca” di Ernest Hemingway. Successivamente Azzinari ha voluto riscoprire il meridione d’Italia e tutto il mediterraneo recandosi in Calabria, in Sicilia, nella stessa Campania, in Macedonia, in Grecia, in Turchia, sponsorizzato dal Ministero dei Beni Culturali e Librari per rappresentare i luoghi del mito. Le tele sono poi state esposte in una grande mostra nella biblioteca nazionale di Roma. “E’ stato affascinante dipingere i luoghi narrati dalla storia. Quanti hanno studiato i miti greci conoscono i volti di questi eroi ma non i luoghi dove sono nati ed io ho rappresentato la culla di Apollo, la baia di Poseidone, la reggia di Ulisse e così via”. Il maestro Azzinari nel corso della sua personale ad Ariano Irpino visiterà i monumenti ed i musei della Città e chissà che non rimanga colpito da uno degli scorci paesaggistici delle colline arianesi tanto da rappresentarli nella sua personale visione. |
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