Comunicati Stampa

12 NOVEMBRE 2009

Tombe abbandonate: ancora due giorni per le osservazioni.

Stanno per scadere anche gli ulteriori 15 giorni a disposizione dei cittadini per presentare le osservazioni sulla revoca delle tombe abbandonate.

Si tratta di 41 tombe, presenti nel Cimitero Comunale di Ariano, la cui costruzione è databile tra la fine dell’800 e i principi del 900 con ultima tumulazione risalente ad oltre 50 anni fa, che versano in grave stato di abbandono, pregiudicando anche il decoro del luogo sacro.

La riapertura dei termini è stata decisa con delibera di Giunta Comunale n.284 del 13 ottobre, ed il termine perentorio per la presentazione delle osservazioni da parte degli aventi diritto sulle tombe è alle ore 12,00 del 14 novembre. Già nel maggio scorso, dopo un accurato screening, fu pubblicato il bando per l’avvio della procedura di revoca delle concessioni di tombe con il termine ultimo del 22 giugno. Giunsero diverse osservazione, ma l’Amministrazione ha voluto dare un ulteriore periodo di proroga che comprendesse i giorni dedicati alla commemorazione dei defunti in modo tale che, eventuali discendenti che sono fuori Ariano, potessero venire a conoscenza della revoca in corso presso il Cimitero Comunale e vantarne il diritto.

L’elenco delle tombe in fase di revoca e l’intero avviso, infatti, oltre ad esser pubblicati sul sito ufficiale del Comune, sono stati diffusi tramite manifesti affissi proprio nei pressi del Cimitero.

Dunque si sta agendo in modo tale da non ledere in nessun modo il diritto di culto degli eventuali proprietari o eredi, anzi si sta lavorando per tutelarlo e soprattutto per preservare lo stato di decoro del Cimitero, visto che molte delle tombe in questione sono state talmente trascurate da divenire quasi di normale calpestio. Naturalmente al termine della procedura di revoca sarà consentito l’uso dei suoli resisi disponibili per altre tombe.

La procedura di revoca rientra nelle diverse iniziative che il Comune sta mettendo in essere per ampliare e migliorare il Cimitero Comunale, rispetto al fabbisogno della Città.