Comunicati Stampa

13 AGOSTO 2009

Estate Arianese. Magnifico Corteo Storico per la XIII edizione della “Rievocazione del Dono delle Sacre Spine”. 
E questa sera il Palio dell’Ariete.

La tradizione si ripete, l’emozione si rinnova. Il Corteo Storico nell’ambito della XIII edizione della Rievocazione del Dono delle Sacre Spine ha profondamente emozionato il pubblico, giunto anche da fuori regione, come di fuori regione erano molti degli oltre 300 figuranti. Partecipare in prima persona al Corteo, indossare i costumi d’epoca, siano essi da nobili o da popolani, è un’esperienza particolare per il tuffo nel passato che fa vivere ma anche per i sentimenti di fede e devozione alle preziose Spine della Croce di Cristo, gelosamente custodite da oltre sette secoli dalla Città.

Il Corteo storico partito dal Castello Normanno per giungere in Piazza Plebiscito ha visto sfilare il Re e la Regina con la propria corte, il Signore di Ariano con consorte e corte, il notaio e consorte, altri nobili, guerrieri, e numerosi popolani. Particolarmente belli i bambini. Inoltre gruppi di sbandieratori, musici, spadaccini e falconieri. Al seguito anche diversi carri: oltre a quelli da guerra con gli arieti, altri carri trainati da buoi come quello della maiolica arianese a cura di un artigiano locale, un altro con una voliera ricca di colombe, fagiani e rapaci e poi un carro di agricoltori.

Giunti in Piazza Plebiscito, gli oltre 300 figuranti hanno preso posizione, mentre il Re e la Regina scesi da cavallo sono saliti nelle stanze del Palazzo Vescovile, dove ad attenderli vi era Sua Eccellenza il Vescovo, Mons. Giovanni D’Alise con numerosi prelati. Sul balcone dinnanzi ad una folla emozionata la cerimonia del Dono con la consegna della Sacre Spine della Corona di Cristo nelle mani del Vescovo, rappresentando quanto avvenuto realmente nel 1269.

Nel 1255 Ariano, fedele al Papato che aveva prescelto un rappresentante della casa D’Angiò quale aspirante al trono del Regno delle due Sicilie nella guerra sorta tra gli Svevi di Manfredi e gli Angioini di Carlo D’Angiò, fu lungamente assediata dalle truppe del comando Svevo. Dopo un lungo assedio, risoltosi con l’inganno, le truppe di Manfredi invasero la città, seminando orrore e morte, distrussero gli edifici, bruciarono le chiese e trucidarono barbaramente gli inermi cittadini. Nel 1269, quattordici anni dopo il cruento avvenimento, come atto di riconoscenza e di gratitudine per la fedeltà dimostrata, re Carlo giunse ad Ariano con tutto il suo seguito e offrì in dono alla città, consegnandole al Vescovo Pellegrino, due Sacre Spine della corona di Cristo, che il fratello Luigi aveva riscattato da mercanti veneziani.

Successivamente il Corteo si è recato nella Basilica Cattedrale per la solenne celebrazione dei Vespri.

In serata dopo le spettacolari esibizioni di sbandieratori, giocolieri e sputafuoco, lo spettacolo teatrale: “Follia” a cura del gruppo di Servigliano.

E per oggi (13agosto), ultima giornata, “Il Palio dell’Ariete” o delle contrade, alle 20,30 allo Stadio Silvio Renzulli.

Si tratta di una gara tra squadre che rappresentano le contrade arianesi. Il Palio, come accadeva nell’epoca medievale in occasione di eventi particolari, vuole simboleggiare un momento di gioia e di divertimento collettivo; è un rivissuto storico nel contesto di una città articolata in quartieri e contrade sul suo vasto territorio. Anche al Palio vi saranno le spettacolari esibizioni di sbandieratori, giocolieri, fachiri, mangiafuoco, spadaccini e per finire giochi pirotecnici al Castello Normanno.

Già in mattinata nel centro storico gli sbandieratori di Marino Marzano e presso il Castello Normanno in mostra gli antichi mestieri e l’animazione di artisti di strada. Mentre per il pomeriggio, a partire dalle 18,30, il programma religioso prevede la Santa Messa, officiata dal Vescovo e la processione della Sacre Spine.