Comunicati Stampa

14 LUGLIO 2009

Quasi ultimato il Monumento ai caduti, sopralluogo dell’autore Mario Colonna.

Si avvia alle fasi di completamento il Monumento ai caduti a Piano della Croce. Oggi è stato portato in Città anche lo stemma di Ariano realizzato in pietra e mosaico dallo scultore Mario Colonna che è venuto di persona a seguire l’andamento dei lavori.

Le statue sono state posizionate ma restano coperte; già predisposte le fibre ottiche per istallare le telecamere per la videosorveglianza; si sta lavorando all’impianto di irrigazione poiché intorno al monumento sarà innestata erbetta e altre piante tra cui cipressi nani che faranno da quinta scenica al monumento. Resta da posizionare il magnifico stemma della Città di Ariano e la lapide con i nomi dei caduti di tutte le guerre:

“Il monumento è dedicato a loro- ha ricordato il Prof. Colonna- l’idea si fa storia, si fa realtà. E’ importante ricordare questi nomi, quelli delle persone con le quali siamo in debito della memoria, il debito dell’affetto che tutta Ariano deve avere per questi suoi progenitori”.

Il senso che l’autore ha voluto dare alle sculture, in parte bronzee e in parte in pietra che compongono il complesso monumentale, sta proprio nella memoria di chi ha sacrificato la propria vita per donare la libertà:

“Per ricordare alle giovani generazioni e a tutti gli arianesi come sia solamente il sacrificio che genera nuova vita, nuova energia. Questo monumento- ha spiegato Colonna- non vuole essere di tipo funerario, al contrario vuole inneggiare alla vita, alla pace. La figura che è posta sul supporto più alto che io ho individuato come il Genio della pace, rivolge l’invito ad agire per determinare pace, offrendosi quotidianamente. La pace la si costruisce giorno per giorno, momento per momento, non è un concetto astratto ma una realtà di vita e di rapporti umani. Nel supporto più basso c’è il caduto, il milite che con le braccia aperte offre al cielo e a tutti quanti noi la propria vita, ed è la scultura dell’intero complesso che ha un carattere più religioso. I tre supporti mediani sono l’omaggio dei tre caduti della terra, dell’aria e dell’acqua, attraverso i simboli dell’albero che il fuoco distrugge dal basso, dell’aria con le nuvole quasi stracciate da un fulmine e del mare con due onde, una più piccola sopravanzata da una più grande. La presenza dei mosaici in queste tre sculture che sono in pietra a differenza delle altre due in bronzo, vuole proprio sottolineare e vivificare cromaticamente le stesse sculture, vuole sottolineare questi simboli che sono simboli di vita e non di morte, anche se fanno riferimento al sacrificio, però stanno ad indicare come quel sacrificio abbia generato vita. La libertà che loro hanno donato con l’olocausto è appunto la vita che hanno garantito a tutti quanti noi e alle generazioni che verranno”.

Lo scultore ha sottolineato anche il rapporto che c’è tra il Monumento ai caduti e un altro simbolo storico- religioso presente nell’area di Piano della Croce:

“Questi simboli sono in stretto contatto con un simbolo storico, antico, molto importante che è la Croce Longobarda e sono in stretto collegamento. Rappresentano da un lato, il Monumento ai caduti: la memoria civile, storica di Ariano, dall’altro la colonna Longobarda che è il collegamento stretto forte con la storia più antica di Ariano. In realtà entrambi sono simboli religiosi per l’offerta che il caduto fa della propria vita. E’ un’offerta motivata soprattutto da una concezione di tipo religioso, offrire se stessi per la vita degli altri è il massimo, il Vangelo lo dice, non c’è sacrificio più alto che immolarsi per gli amici e noi siamo amici di quelli che morendo ci hanno garantito questa libertà”.