Comunicati Stampa

10 APRILE 2009

Bruno Canino estasia il pubblico di Ariano nel Concerto di Pasqua.

Era stata annunciata quale occasione memorabile: soddisfatte le aspettative. Bruno Canino acclamato e riconosciuto come uno dei più grandi pianisti di musica da camera del mondo, per la terza volta ospite al Museo Civico di Ariano, ha estasiato la platea in un concerto che segna la punta di diamante di tutta la rassegna Classicariano. I primi ad applaudirlo il Sindaco Domenico Gambacorta e l’Assessore alla Cultura Emerico Maria Mazza insieme ad un pubblico numerosissimo giunto anche da fuori provincia. Tra gli ospiti importati il maestro Gaetano Russo direttore dell’Orchestra Nuova Scarlatti di Napoli che ha avuto parole di elogio per il cartellone di pregio offerto da Classicariano.

Con la sua consueta modestia Canino ha affermato: “Quando ho saputo di dover tornare ad Ariano sono stato molto contento; il luogo è particolarmente bello, lo dico a tutti, perché molti non conoscono Ariano e poi la partecipazione musicale, la generosità della platea e la gentilezza delle persone ne fanno davvero un luogo bellissimo per svolgere il proprio dovere di pianista”.

Diretto dal Maestro Enrico Volpe, accompagnato dall’Orchestra da Camera Slovacca “Kysucka” di Cadca, Canino ha magistralmente eseguito i concerti per tre pianoforti ed orchestra di W.A.Mozart e di J. S. Bach insieme ai suoi allievi Sergio Marchegiani e Marco Schiavo, a questo proposito ha dichiarato: “Sono colleghi, allievi per modo di dire. Siamo alla pari, non esiste gerarchia”.

Canino ha anche sottolineato in maniera scherzosa la rara fruibilità di un concerto per tre pianoforti, evidenziando però lo sforzo di Classicariano e quindi dell’Amministrazione Comunale del Tricolle di creare occasioni musicali si rilievo: “Tre bestioni, tre pianoforti a coda che ingombrano non poco. Io li ho suonati varie volte questi concerti a tre, ma certamente non avviene tutti i giorni. Vi fossero tante Amministrazioni così”.

Per quanto la sua fama sia internazionale, Canino mostra sempre predilezione per la sua terra, ricorda di essere napoletano e dunque ama esibirsi in Campania ed interpretare musicisti campani. Solo sabato scorso l’ennesimo grande successo nell’Auditorium del Parco della Musica di Roma, dove ha interpretato un concerto molto lungo, tecnicamente impegnativo, del musicista napoletano Giuseppe Martucci, accompagnato dall’Orchestra Santa Cecilia, diretto dal grande Maestro Antonio Pappano: “ E’un concerto difficile che ho suonato tre volte. Martucci cui ricorrono i 100 anni dalla morte è un magnifico musicista campano, un po’ dimenticato, che cercheremo di eseguire più frequentemente”.

Nel corso della serata sono stati, tra l’altro, messi in vendita i Dvd del concerto prodotto da Classicariano registrato nella sala Musikverein di Vienna, il cui ricavato sarà devoluto in favore delle genti d’Abruzzo.