Comunicati Stampa

1 OTTOBRE 2008

Domani, giovedì due ottobre, ad Ariano Irpino alle ore 19,00 presso il Museo Civico, nuovo appuntamento con Classicariano. La rassegna propone, questa volta, un interessante e giovanissimo duo proveniente dalla Corea del Sud, paese che si sta sempre più affermando come una autentica e prolifica fucina di talenti: protagonista sarà il violoncello, affascinante strumento ad arco che deve la sua importanza nella musica da camera grazie al consolidamento che ha avuto nel diciannovesimo secolo, quando da semplice strumento di accompagnamento si sviluppò grazie alle sue possibilità di dialogo con il pianoforte.

Si esibirà la giovane Wonjeong Kim, rinomata per presenza scenica ed intensità esecutiva eccezionali, tali da rendere ogni suo concerto una esperienza musicale sensoriale di altissimo livello e da collocarla tra i migliori violoncellisti esistenti al mondo.

La parte pianistica sarà affidata al giovanissimo Sangwook Park, che a soli diciotto anni vanta un curriculum straordinario ed è considerato tra i migliori pianisti della Corea.

Il programma proposto particolarmente ricercato ed affascinante.

Apre la Sonata in Fa maggiore op.6 di Richard Strauss, composta nel 1883, che riecheggia la tradizione romantica di Mendelssohn, Schumann e Brahms. Opera giovanile del compositore tedesco (non aveva ancora venti anni), non estranea al virtuosismo salottiero, dallo slancio lirico e appassionato, è composta di tre movimenti (Allegro con brio-Andante ma non troppo-Finale: Allegro vivo) accostati secondo un progetto di contrasto, dei quali il più originale è l'ultimo, nel cui eccentrico movimento finale si vede affiorare il caratteristico spirito burlesco e ironico dell'autore.

Seguiranno i “Phantasiestücke” op.73 di Robert Schumann, composti originariamente per clarinetto e pianoforte nel 1849 e poi da lui trascritti per violoncello e pianoforte, opera nella quale emergono inquietanti i segni della malattia che porterà l’autore alla pazzia ed alla morte per fame, in particolare nell’ossessività della ripetizione di cellule ritmiche nei movimenti veloci; la struttura del brano, composta di tre tempi (Dolce e con espressione-Vivace, leggero-Veloce e con fuoco) non è sempre di carattere squisitamente cameristico ma spesso si avventura in licenze solistiche. Forte il contrasto tra il primo tempo, dal carattere sognante e pervaso di profonda delicatezza, e l’ultimo dei tre che crea un’atmosfera appassionata e frenetica che travolge l’uditorio.

Chiuderà la serata una celebre composizione virtuosistica di Bohuslav Martinu, elaborata su un tema di Gioacchino Rossini.
Bohusalv Martinů (Polička, 8 dicembre 1890 - Listal, Basilea, 28 agosto 1959) è stato un fecondo compositore boemo naturalizzato americano. Confluiscono nell'opera di Martinu influenze differenti, dalla musica nazionale, all'impressionismo francese e al neoclassicismo di Igor Stravinsky, dalla vocalità negro-americana al jazz. Il suo stile risulta quindi eclettico, innervato da un forte contrappuntismo di stampo neobarocco. La sua qualità migliore è la semplicità quasi infantile, non priva di un virtuosismo di grande eleganza.

Un concerto per pianoforte e violoncello che non potrà che mantenere altissimo il livello della rassegna di musica classica arianese, che nel corso della stagione estate- autunno ha annoverato e sta annoverando grandi nomi del concertismo internazionale.