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13 AGOSTO 2008

Corteo storico imponente alla XII edizione della “Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine”. Oltre 250 figuranti. Bellissima la Regina Raffaella Modugno.

Anche tantissimi turisti tra i figuranti del Corte Storico. Persone di Torino, di Roma, di Ancona, di Potenza, tante anche dai paesi viciniori, oltre agli stessi arianesi affezionati all’evento per il tuffo nel passato che fa vivere e per devozione alle preziose Spine della Croce di Cristo, gelosamente custodite da oltre sette secoli dalla città. Spiccava sul cavallo con un abito meraviglioso di proprietà dell’Associazione per la Rievocazione Storica delle Sante Spine la bellissima Raffaella Modugno, splendida regina mora, applauditissima. Una curiosità: lo scorso anno la Regina fu impersonata dalla sorella di Raffaella, altrettanto bella poiché gemella, ma bionda.

Il Corteo storico partito dal Castello Normanno per giungere in Piazza Plebiscito ha visto sfilare il Re e la Regina con la propria corte, il Signore di Ariano con consorte e corte, il notaio e consorte, altri nobili, guerrieri, popolani. Inoltre gruppi di sbandieratori, musici, falconieri, trampolieri. Al seguito anche un carro trainato da buoi con le stoffe colorate di un artigiano tintore. Non è passato inosservato il gruppo dei bambini del Sahrawi, un po’ intimiditi dalla grande folla a seguito del corteo, ma sicuramente divertiti.
Giunti in Piazza Plebiscito sul balcone del Palazzo Vescovile, il Re con al suo fianco la Regina ha consegnato nelle mani del Vescovo Mons. Giovanni D’Alise la Teca contenente la Sacre Spine della Corona di Cristo, rappresentando quanto avvenuto realmente nel 1269.

Nel 1255 Ariano, fedele al Papato che aveva prescelto un rappresentante della casa D’Angiò quale aspirante al trono del Regno delle due Sicilie nella guerra sorta tra gli Svevi di Manfredi e gli Angioini di Carlo D’Angiò, fu lungamente assediata dalle truppe del comando Svevo. Dopo un lungo assedio, risoltosi con l’inganno, le truppe di Manfredi invasero la città, seminando orrore e morte, distrussero gli edifici, bruciarono le chiese e trucidarono barbaramente gli inermi cittadini. Nel 1269, quattordici anni dopo il cruento avvenimento, come atto di riconoscenza e di gratitudine per la fedeltà dimostrata, re Carlo giunse ad Ariano con tutto il suo seguito e offrì in dono alla città, consegnandole al Vescovo Pellegrino, due Sacre Spine della corona di Cristo, che il fratello Luigi aveva riscattato da mercanti veneziani.

Successivamente il Corteo si è recato nella Basilica Cattedrale per celebrare i Vespri per poi fare ritorno al Castello Normanno, nei pressi dell’accampamento militare.

In serata dopo le spettacolari esibizioni di sbandieratori, giocolieri e sputafuoco, due spettacoli teatrali: “La calata degli Angeli” e la “Regina della notte” a cura dei trampolieri Mitago di Lucera e del gruppo musicale medievale Utinam.

E per oggi, ultima giornata, “Il palio dell’Ariete” o delle contrade alle 20,30 allo Stadio Silvio Renzulli.
Si tratta di una gara tra le squadre in rappresentanza delle contrade arianesi. Il palio, come accadeva nell’epoca medievale in occasione di eventi particolari, vuole simboleggiare un momento di gioia e di divertimento collettivo; è un rivissuto storico nel contesto di una città articolata in quartieri e contrade sul suo vasto territorio. Anche al palio vi saranno le spettacolari esibizioni di sbandieratori, giocolieri, fachiri, mangiafuoco, spadaccini e per finire giochi pirotecnici al Castello Normanno.

 
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